CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
volesse tener discoste le persone; l'altra, bruttina ma piacente, e così modesta così buona, che bastava vederla e sentirla parlare per volerle subito
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
senza braccia. E corsero fino in fondo, dove l'altra volta non erano arrivati. Le pietre preziose erano tali e tante, che essi non sapevano decidersi
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
, lusingandosi che, una notte o l'altra, esse venissero a visitarla e a far crescere di statura il bambino. E ogni notte, prima di addormentarsi, invocava
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
, ella tentò un'altra bricconata. Si presentò da quel riccone che era stato derubato: - Volete trovare ogni cosa? Io so chi è stata la ladra; ma voglio una
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
figliuola che aveva appena sette anni. Le vicine per qualche tempo le diedero da mangiare: oggi una, domani un'altra. Povere anch'esse, vivevano
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
lungo i libroni che avevano portati con loro. Chi diceva una cosa, chi un'altra, e ognuno affermava che la sua spiegazione era la vera. - Mettetevi
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
intonava un'altra canzonetta composta da lui: - Sonare a pancia vuota è brutta cosa, Cantare a pancia vuota è peggio assai. Lo zufolo: - Tiù! tiù! Il Re, la
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
sbagliato uscio! - Non ho sbagliato! Al giardiniere gli pareva e non gli pareva di riconoscere quel viso. L'aveva veduto un'altra volta? Sì, sì. Non era
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
risposta; e, secondo gli ordini del Re, si presentarono a un'altra Corte. Dice il Reuccio: Sposerò colei che avrà il coraggio di fare una passeggiata a
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
dall'allegrezza: - Maestà, il Re di Francia avrà certamente un'altra figlia anche per me. - Che cosa vorresti farne.* - Oh bella! ... Sposarla. - Sei troppo
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
in una, poi nell'altra bisaccia, rimescolò, rimescolò i lupini e ne trasse fuori una manciata: - Dove sono i sassolini? Vi è parso, buon uomo